Come affrontare al meglio il primo giorno di lavoro

Il primo giorno di lavoro è sempre motivo di ansia e paura di inadeguatezza. Ci si ritrova a porsi tanti interrogativi, a partire dai colleghi, alle abitudini, ai modi di pensare. Ciò che è nuovo spaventa sempre, c’è poco da fare. Se si ha già lavorato per molto tempo in una precedente azienda, sembrerà più difficile riabituarsi ad un nuovo contesto, che spesso appare totalmente diverso da quello a cui si era inseriti.

Tuttavia non devi preoccuparti, è solo una fase iniziale e, in quanto tale, durerà poco. Solitamente il primo giorno di lavoro passa velocemente tra burocrazie, formalità e presentazioni. Dopo tre settimane di lavoro, inizierai a sentire una certa familiarità con l’ambiente e riuscirai ad essere più sciolto anche con i colleghi. Di seguito trovi qualche spunto che ti aiuterà proprio in questa prima fase.

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Orario di arrivo

Nascono grandi discussioni attorno a questo aspetto. Qualcuno afferma che è importante mostrarsi precisi e pignoli a partire dall’orario di arrivo e che quindi è auspicabile accomodarsi alla propria poltrona con anticipo rispetto all’orario previsto dal contratto. Indubbiamente presentarsi in ritardo il primo giorno in ufficio può far sorgere dei ripensamenti sul proprio conto. Non è l’ideale come prima impressione. Per evitare errori e fraintendimenti, raggiungi il luogo di lavoro in perfetto orario e non avrai alcun tipo di problema.

Atteggiamento

A differenza di quello che si evince da molte fonti, l’atteggiamento migliore da adottare non corrisponde a nessuna norma sociale o standard qualitativo. La scelta migliore che puoi fare è quella di sentirti te stesso. Probabilmente ti sembrerà il racconto di una favola ma non c’è atteggiamento migliore che puoi tenere, soprattutto in ragione del fatto che se ti costringi a comportarti seguendo uno schema ben preciso non sarai spontaneo, risulterai poco naturale e rischierai di incorrere in figuracce, come spesso accade quando ci sentiamo sotto pressione.

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Abbigliamento

Vestirsi in maniera formale è più indicato ma senza eccedere. È vero che l’abito non fa il monaco ma in certi contesti – soprattutto se professionali – è giusto dare una rispettabile impressione di se. Se l’ambiente di lavoro è alla mano, ti accorgerai con il passare dei giorni quale sarà l’outfit ideale. In ogni caso, in un primo momento sii professionale e osserva con accuratezza la situazione.

Approccio

  • Anche qui la spontaneità gioca la sua carta vincente. Tuttavia è necessario aggiungere una giusta dose di curiosità che deve essere manifestata attraverso l’interessamento nel porre domande di qualsiasi genere: lavorative, funzionali, relazionali, logistiche e quant’altro. Ai “capi”, come ai colleghi, nella maggior parte dei casi, le domande sono sempre ben accette perché sottolineano la volontà e la passione di un lavoratore. Quindi non credere di essere scocciante e non temere di fare troppe richieste. Ma ricorda, senza esagerare! Mai entrare a gamba tesa in un team già consolidato.

Prova a spostare la tua attenzione dalle tue preoccupazioni e trasferiscila sulla persona che hai di fronte: se tu fossi al posto suo ti dispiacerebbe rispondere a domande che riguardano l’azienda, il funzionamento, i vari ruoli, le mansioni e gli obiettivi? Molto probabilmente no, anzi ti farà piacere illustrare le varie attività in quanto leader e contributore dei risultati ottenuti.

  • L’educazione piace a chiunque. La cordialità e l’attenzione al saluto ti faranno costruire relazioni con più facilità. Le persone amano sentirsi considerate e se vengono “coccolate” con un sorriso luminoso saranno certamente più invogliate a parlare con te e a conoscerti.
  • Anche se non ti senti tale, mostrare sicurezza personale ti aiuterà notevolmente ad affrontare i primi giorni in ufficio, nei quali risulti essere agli occhi di tutti “il nuovo”, o peggio ancora “l’estraneo”. La sicurezza personale è carismatica e genera un certo effetto di attrazione nelle persone. Questo ti aiuterà a sentirti meno in soggezione e consentirà agli altri di entrare in confidenza con te varcando il fastidioso muro di diffidenza.

In bocca al lupo!